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Primo artista invitato è PATRICK TUTTOFUOCO che per l’occasione presenta un progetto corposo che si sviluppa dagli spazi esterni fino alle aree della linea di produzione. La mostra che coinvolge alcune opere storiche oltre alla nuova produzione neon dal titolo Shape shifting (2024) immaginata per il paesaggio circostante, intende tracciare il percorso dell’artista dai primi anni 2000 fino ad oggi, individuando alcune opere che ruotano intorno al concetto del tempo, tema caro all’artista, ricostruito in relazione all’esperienza umana e alla sua ciclicità. Le braccia e le mani diventano simboli di rappresentazione del paesaggio, della popolazione e del territorio, riflettendo e ampliando il senso della produzione del Monferrato, inteso come frutto dello sforzo fisico ed intellettuale. PATRICK TUTTOFUOCO vive e lavora a Milano, dove è nato nel 1974. La sua pratica è concepita come un dialogo tra gli individui e la loro capacità di trasformare l'ambiente che abitano, esplorando le nozioni di comunità e integrazione sociale per combinare un'immediata attrazione sensoriale con il potere di innescare risposte teoriche profonde. Tuttofuoco nella sua pratica spinge la figurazione in astrazione, usando l'uomo come paradigma dell'esistenza, come matrice e unità di misura della realtà. Da questo processo interpretativo e cognitivo, nascono infinite versioni dell'uomo e del contesto della sua esistenza, dalle quali si generano forme in grado di animare le sculture. |